Creatività naturale

Articolo di Maria Maddalena Ferrari e Michele Perillo

La famosa mela che cadendo si dice abbia ispirato a Isacco Newton la teoria della gravità non proveniva da uno scaffale del supermercato, ma da un albero in aperta campagna. Questo ci fa immaginare lo scienziato seduto sul prato, che guarda curioso il panorama, ne aspira gli odori e ne percepisce i suoni.

Già dopo pochi minuti nel suo corpo cominciano a ridursi i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), l’attività del sistema nervoso simpatico e il battito cardiaco rallentano, la pressione sanguigna diminuisce, si abbassano i livelli di ansia e l’umore migliora.

Nel suo cervello, stimolati dall’atmosfera di quiete e dalle novità del paesaggio, ma non assillati contemporaneamente da troppi compiti impegnativi, entrambi gli emisferi sono attivati: quello sinistro, che gestisce i fatti ripetitivi e le routine consolidate di una situazione abituale e non rischiosa, avverte quello destro perché prenda atto delle novità, le esamini e le amministri attivamente. In queste condizioni, perciò, l’intero cervello identifica l’anomalia della caduta del frutto come se fosse la prima volta che accade e l’analizza sotto una nuova luce, identificando motivi prima dati per scontati. Può allora bastare la danza di una foglia nel vento per innescare curiosità inconsuete su fenomeni abituali, per esempio sul perché in autunno le chiome di certi alberi si tingano di giallo e di rosso mentre le giornate si accorciano e arrivano i primi freddi.

Questo è il percorso della creatività, stimolata da eventi insoliti anche piccoli, che risaltano ed emergono all’attenzione per la concomitanza della serenità del nostro umore e della quiete del paesaggio.1 Già Nietzsche decantava l’effetto stimolante delle passeggiate all’aperto, a suo dire le sole capaci di produrre le grandi idee: un ennesimo effetto positivo dell’ambiente naturale nel quale siamo nati e ci siamo evoluti per innumerevoli secoli, adattandoci a sventarne le insidie e a trarre il massimo dei benefici dalle opportunità che offre.

1 GOLDBERG Elkhonon, La vita creativa del cervello, Ponte alle Grazie, Milano, 2019.

foto di Fred Keamey da unsplash.com